Scia, dal 30 giugno 2017 nuovi modelli unici in tutti i Comuni

Governo, Regioni ed Enti locali hanno raggiunto l’accordo. In molti casi i ‘vecchi’ moduli unificati dovranno essere sostituiti

Dal 30 giugno 2017 dovranno diventare operativi i nuovi moduli unici per l’edilizia. Lo prevede l’accordo siglato ieri in Conferenza Unificata da Governo, Regioni ed Enti locali.

I moduli saranno uguali in tutta Italia. Potranno subire degli aggiustamenti per adeguarsi a delle specifiche esigenze locali, ma in questo caso le Regioni dovranno completare i lavori entro il 20 giugno 2017.

Le tempistiche, dettate dalla Riforma della Pubblica Amministrazione (Riforma Madia) richiederanno l’aggiornamento dei modelli unici già adottati tra il 2014 e il 2015 da diverse Regioni e Comuni sulla base del Decreto Semplificazioni del 2014.

Scia, nuovi moduli unici e linguaggio semplificato
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha commentato “Sostanzialmente gli enti avranno una sola modulistica valida per l’intero territorio nazionale, sia che si tratti di ristrutturazioni della casa o dell’apertura di attività commerciali. I moduli per i titoli abilitativi edilizi vengono adeguati ai nuovi Decreti Madia e ci sarà un modulo unico per la Scia e moduli più snelli per la Cila e l’agibilità, consentendo, in questo ultimo caso, di eliminare i circa 150mila certificati che ogni anno sono rilasciati in Italia”.

Semplificato anche il linguaggio, per favorire una comprensione più chiara ed immediata tra cittadini, professionisti e Amministrazioni. Per il principio “Once only”, in base al quale l’Amministrazione chiede una volta sola, non potranno più essere richiesti certificati, atti e documenti che la Pubblica Amministrazione già possiede e neanche dati e adempimenti che derivano da “prassi amministrative”, ma non sono espressamente previsti dalla legge.

La palla passa ora ai Comuni, che sono gli enti cui cittadini e professionisti inviano le istanze. Dovranno pubblicare sui loro siti istituzionali, entro e non oltre il 30 giugno 2017, i moduli unificati e standardizzati.

Nel caso in cui sia necessario adattare i modelli unici a delle specifiche norme regionali, le regioni dovranno provvedere entro il 20 giugno 2017, in modo da dare ai Comuni la possibilità di pubblicare i moduli entro i termini prestabiliti.

Scia e nuovi modelli unici per la semplificazione
Per evitare di fare confusione, è necessario chiarire che l’accordo siglato ieri introduce dei nuovi moduli unici, diversi da quelli adottati tra il 2014 e il 2015 sulla base di accordi precedenti tra Governo ed Enti locali.

Tra questi ultimi c’erano ad esempio anche la Cil e la Superdia, titoli abilitativi che sono poi stati aboliti come conseguenza della Riforma Madia (Legge 124/2015) (In realtà la Cil è rimasta in piedi solo per le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee). Le regioni e gli Enti locali che avevano adottato i “vecchi” moduli unici dovranno quindi sostituirli con i nuovi.

Sulla base della Riforma Madia, lo ricordiamo, il Governo ha adottato una serie di decreti per la semplificazione dei rapporti tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Tra questi i Decreti “Scia 1” (D.lgs. 126/2016) e Scia 2 (Dlgs 222/2016) con cui sono state decise l’adozione di moduli unici per la presentazione delle istanze, validi su tutto il territorio nazionale, e la riduzione procedure edilizie da sette a cinque: attività di edilizia libera, Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), permesso di costruire e Scia alternativa al permesso di costruire. Sono quindi scomparse la Dia e la Cil.

I due decreti avevano rimesso ad un accordo tra Governo ed Enti locali l’adozione dei nuovi moduli unici. Lo schema dei moduli è stato definito ieri e adesso si passa alla fase operativa.

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