Acquedotto lucano, approvati investimenti per 391 milioni

Si tratta di fondi del Programma Operativo Fesr 2014-2020 e di quelli compresi dell’accordo sottoscritto il 2 maggio scorso a Matera

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L’Assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio al 31 dicembre 2015 di Acquedotto Lucano Progettazione srl, la società controllata che dal 2003 al 2015 si è occupata delle attività di progettazione e direzione lavori e che il 3 marzo scorso è già stata incorporata in Acquedotto Lucano spa. In un comunicato è sottolineato che «il bilancio presenta un utile di esercizio di 302.110 euro» e che “ai lavori dell’Assemblea hanno preso parte il rappresentante della Regione Basilicata e i sindaci in rappresentanza del 55,21 per cento del capitale sociale di Acquedotto Lucano».
Nel corso dell’Assemblea l’amministratore unico, Michele Vita, ha annunciato che «saranno avviati a luglio due programmi di investimento sulle reti e gli impianti di Acquedotto Lucano per un importo complessivo di 391 milioni di euro. Si tratta di fondi del Programma Operativo Fesr 2014-2020 e di quelli compresi del Patto per la Basilicata, sottoscritto il 2 maggio scorso a Matera. La dotazione del Fesr è di 50 milioni di euro per le reti e gli impianti idrici; il Patto per la Basilicata presenta per le opere idriche una dotazione complessiva di 341 milioni di euro da destinare alla ottimizzazione del sistema di depurazione ed a quello della adduzione. Grazie a questi investimenti – ha evidenziato Vita – le attività di Acquedotto Lucano, in qualità di soggetto attuatore, a partire dal mese di luglio subiranno una importante accelerazione che porterà una sensibile riduzione dei costi gestionali ed il raggiungimento di un più elevato standard di qualità del servizio offerte alla comunità lucana. Naturalmente, si tratta di interventi che richiederanno una gradualità di esecuzione. In particolare, per quanto riguarda la depurazione, saranno risolti i problemi storici di funzionalità dei depuratori e delle reti fognarie che hanno determinato le procedure di infrazione nei confronti delle Regioni ma, soprattutto, il sistematico efficientamento ed adeguamento delle apparecchiature garantirà vantaggi sia sul fronte ambientale sia su quello dei costi energetici». Gli interventi sugli schemi idrici, invece, porteranno alla ulteriore interconnessione degli schemi con la città di Matera servita anche dallo schema del Frida ed al collegamento tra lo schema del Marmo e quello del Vulture.

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